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REDSHIFT ShockStop Suspension Stem

Recensione del REDSHIFT ShockStop Stem – Testato sulla “El Dur Tour Gravel”

Nel mondo del ciclismo gravel, il comfort e l’adattabilità dell’attrezzatura sono cruciali per affrontare terreni misti e per garantire una guida piacevole e performante. Il REDSHIFT ShockStop Stem promette di essere una soluzione efficace per chi cerca di migliorare l’esperienza di guida su superfici irregolari. Ho avuto l’opportunità di testare il modello da 110 mm durante la mia partecipazione all'”El Dur Tour Gravel” una delle prove del brevetto 2024 organizzato dalla Orio Bike – Passione Gravel, optando per il percorso medio, una scelta dettata dai postumi di un precedente incidente in bicicletta.

Facilità di Montaggio e Regolazione

Una delle principali caratteristiche che cercavo in un ammortizzatore per manubrio era la facilità di montaggio. Il REDSHIFT ShockStop non ha deluso: l’installazione è stata relativamente semplice. Tuttavia, a causa del mio peso di 106 kg, ho dovuto fare attenzione nella scelta degli elastomeri per assicurarmi che il sistema di sospensione fosse adeguatamente rigido per supportare il mio peso senza compromettere l’efficacia dell’ammortizzazione.

La personalizzazione degli elastomeri è una caratteristica saliente del ShockStop. Il prodotto viene fornito con diverse opzioni di elastomeri che permettono di affinare la risposta dell’ammortizzatore in base al peso del ciclista e al tipo di terreno. Per il mio peso, la selezione e l’installazione degli elastomeri più rigidi è stata essenziale per ottenere il livello di supporto desiderato.

lo ShockStop è disponibile in varie lunghezze, da 80 a 120 (con steam positivo o negativo di 6 grandi, semplicemente montando l’attacco al contrario) oppure le due misure 80-100mm hanno la possibilità di essere ordinate con angolazione di 30 gradi, ovviamente solo positivi; interessante anche la possibilità di scegliere il diametro del tubo dello sterzo; per il manubrio invece lo standard è di 31.8 mm e sono disponibili degli adattatori per diametri inferiori (25.4 o 26 mm). In fase di acquisto, dal sito, è possibile ordinare anche l’attacco per il computer, potendo scegliere tra l’attacco Garmin e il meno diffuso Wahoo

Versatilità di Installazione

Un altro punto di forza del ShockStop è la sua versatilità. Questo stem può essere montato con un’angolazione positiva o negativa a seconda delle preferenze di guida e delle necessità ergonomiche. Personalmente, ho optato per l’angolazione positiva, il che ha comportato l’inversione degli elastomeri durante l’installazione. Questa caratteristica modulare è particolarmente apprezzabile perché permette di personalizzare ulteriormente la posizione di guida, adattandola alle specifiche esigenze del ciclista.

Esperienza di Guida

Testando il REDSHIFT ShockStop sul percorso della “El Dur Tour Gravel”, ho notato subito una differenza significativa in termini di comfort e controllo. La capacità di questo stem di assorbire gli shock e le vibrazioni provenienti dal terreno ha permesso una riduzione notevole della fatica su braccia e spalle, un aspetto particolarmente importante per me, che mi sto ancora riprendendo da un incidente: non aspettatevi ovviamente quanto potreste ottenere da una fofrcella ammortizzata, ma sicuramente per chi usa forcelle in carbonio avere la possibilità di ridurre le vibrazioni trasmesse dallo sterrato è un’ottima qualità

Il percorso medio dell'”El Dur Tour Gravel”, noto per la sua varietà di terreni, è stato l’ambiente ideale per mettere alla prova l’efficacia del ShockStop. Le sezioni di sterrato carrabile, alternate a tratti più tecnici in single track sulle rive del fiume Adda, hanno messo in luce la capacità dell’ammortizzatore di migliorare la stabilità e la sicurezza durante la guida, permettendomi di concentrarmi sul piacere della pedalata piuttosto che sul disagio fisico; nei tratti asfaltati è come non averlo, nel senso che dopo i primi metri di pedalata ci si può dimenticare di averlo, sembra tutto naturale; se poi passate ad una bici senza ShockStop vi accorgerete immediatamente di quanto eravate assuefatti

Conclusione

Il REDSHIFT ShockStop Stem si è dimostrato un eccellente alleato per chi cerca di migliorare l’esperienza di guida sulle bici gravel. Con la sua facile installazione, la possibilità di personalizzazione attraverso la regolazione degli elastomeri e la versatilità di angolazione, offre un notevole miglioramento del comfort e della performance. Per ciclisti più o meno pesanti o per coloro che si stanno riprendendo da infortuni, come nel mio caso, questo componente offre una soluzione efficace per affrontare lunghe distanze su terreni impegnativi con maggiore sicurezza e piacere. Se state cercando di elevare la vostra esperienza su gravel, il REDSHIFT ShockStop merita sicuramente una considerazione.

credits: ACCIUGHINO

Bici utilizzata Cannondale Topstone 105