
Dopo una settimana lavorativa piuttosto intensa, ero partito con l’idea di fare il percorso medio. Testa e gambe un po’ stanche, zero voglia di strafare. Ma si sa, quando ti trovi al via con il solito gruppo di amici, le buone intenzioni finiscono dritte nel cassonetto… ed eccomi quindi a puntare dritto sull’84 km del lungo.
Il percorso, come sempre, è stato all’altezza delle aspettative: tra Lodi e Rivolta d’Adda, immerso in quella rete di strade bianche, sterrati, boschetti e tratti lungo il fiume che ormai conosciamo bene. Zone di “casa”, quelle che bazzichiamo spesso nelle nostre uscite, ma che ogni volta sanno offrire qualcosa di nuovo, soprattutto quando le condividi con altri 450 e più partenti suddivisi sui tre percorsi. Numeri importanti, ma gestiti con una precisione che ormai è il marchio di fabbrica di questo evento.
Organizzazione perfetta, tracciati ben disegnati e segnalati e un terzo tempo che ha messo tutti d’accordo: birra, chiacchiere e risate sotto un sole primaverile che ci ha accompagnato per gran parte della giornata.
Il meteo è stato quasi perfetto, appunto. Sole e temperature ideali per pedalare… almeno fino agli ultimi 20 km, quando è arrivato un vento contrario bello deciso che ha reso il finale un po’ più tosto del previsto. Ma anche questo fa parte del gioco, e arrivare con le gambe che pizzicano un po’ rende tutto ancora più soddisfacente.
El Dutur Gravel si conferma un evento imperdibile: bello, curato, e con quell’atmosfera familiare che ti fa sentire parte di qualcosa di speciale.
Alla prossima!